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El sostre groc”, il documentario di Isabel Coixet

22 novembre | ore 19 | Sala Conferenze de Lo Quarter

Cicle Gaudí a l’Alguer

Proseguono gli appuntamenti con il nuovo cinema catalano e il meglio dei Premi Gaudí, il più prestigioso riconoscimento cinematografico della Catalogna, grazie alla partnership tra Società Umanitaria di Alghero, Generalitat de Catalunya Delegació del Govern a Italia, Plataforma per la Llengua e Òmnium Cultural de l’Alguer, con la collaborazione dell’Acadèmia del Cinema Català, che organizza il premio, e il supporto della Regione Sardegna.

Il secondo film in programma, il 22 novembre alle ore 19 nella Sala Conferenze de Lo Quarter, è “El sostre groc”, il documentario di Isabel Coixet che indaga sul caso di abusi sessuali all’interno della scuola di teatro della compagnia La Inestable di Lleida, dando voce alle vittime.

Nel 2018, un gruppo di nove donne ha sporto denuncia contro due delle loro insegnanti alla Scuola di teatro di Lleida per abusi sessuali commessi tra il 2001 e il 2008, quando erano adolescenti. È troppo tardi. Per paura, imbarazzo, perché ci hanno messo tanto a capire e digerire l’accaduto, la denuncia arriva quando la prescrizione è scaduta e il caso chiuso. Quello che le donne non sapevano è che, a prescindere dai termini legali, le loro dichiarazioni stavano aprendo una nuova porta e che, forse, non tutto era perduto. Infatti, grazie al documentario, il caso è stato riaperto: “Quando il Comune di Lleida ha visto il documentario, ha riaperto le indagini e Carla Vall, l’avvocato responsabile del caso, si è recata alla Procura con una chiavetta gialla per portare il documentario come prova.”
Isabel Coixet è una delle registe catalane di punta, regista superpremiata di film come, tra gli altri, “La mia vita senza me” (2003), “La vita segreta delle parole” (2005), “Lezioni d’amore” con Penelope Cruz, Ben Kingsley e Dennis Hopper (2008), “Guida per la felicità” (2014) e “Elisa e Marcela” (2019). Tra i numerosi premi ricevuti oltre i Gaudí, 6 premi Goya, 1 premio a Berlino e 1 premio a Venezia.

Il suo ultimo film è una riflessione sul ruolo della vittima nella nostra società, che secondo la regista non poteva essere raccontata se non nella forma del documentario: “Quando ho incontrato le protagoniste” afferma in un’intervista, “ho sentivo che la finzione che avevo realizzato non sarebbe mai stata all’altezza di ciò che provavo quando me ne parlavano.”
Il film sarà proiettato nella versione originale in catalano, con sottotitoli in italiano realizzati esclusivamente per l’occasione dalla Delegació del Govern a Itàlia. Ofici de l’Alguer. L’ingresso è libero e gratuito.

Contatti: alghero@umanitaria.it | alguer@gencat.cat