Necropoli Anghelu Ruju 4.200- 1800 a. C.

Necropoli Anghelu Ruju

Scoperto casualmente nel 1903, ed esplorato in successive campagne di scavo fino al 1967, il sito di Anghelu Ruju ospita uno fra i più grandi cimiteri preistorici della Sardegna per il numero di tombe fino ad ora rinvenute. Poco meno di 40 grotticelle artificiali (le famose “domus de janas”) scavate in un bancone roccioso di tenera arenaria utilizzate da differenti culture a partire dal Neolitico Recente fino alla prima età del Bronzo. Sito archeologico di assoluto pregio, misterioso e affascinante, porta il visitatore in un luogo in cui il rispetto del culto dei morti si fonde con il rispetto della natura che queste popolazioni avevano e che, ancora oggi, si percepisce intatto.

In alcuni ambienti è ancora possibile ammirare enigmatici simboli di riti propiziatori ed elementi tipici della religiosità del periodo neolitico ed eneolitico dell’area mediterranea grazie alla presenza di bassorilievi ed incisioni.

L’architettura di queste eterne dimore è spesso arricchita di dettagli ispirati alle case dei vivi (gradini, pilastri, cornici, finte architravi, false porte, false finestre, ecc.) e i muschi che oggi dipingono quelle pareti, illuminate dai raggi del sole che si infiltrano e riscaldano la dura pietra in quelle profondità dove il buio non significava oscurità, nascondono le tracce di ocra rossa, rosso come il sangue che simboleggiava la vita.

Ed è proprio all’interno di queste piccole cellette scavate nel grembo della Madre Terra che venivano seppelliti i defunti con gli oggetti utili e cari in vita, ornamenti in pietra e conchiglia, vasi, armi e utensili litici o in bronzo e idoli femminili che dovevano accompagnarli nel viaggio verso l’Aldilà. E’ testimoniato inoltre l’uso di consumare pasti funebri all’interno delle celle e presso gli ingressi delle tombe in onore dei propri cari.

Di particolare interesse: la tomba A che presenta un portello finemente scolpito nella roccia, con un finto architrave in rilievo, su cui è possibile ammirare le famose protomi taurine o teste di toro, rappresentazione della divinità maschile adorata dai popoli antichi e la tomba XXVIII, che presenta scolpiti ai lati del portello della cella maggiore i simboli associati della coppia divina “toro-dea madre”, due protomi taurine a doppie corna e testa schematizzata a rettangolo che reca all’interno cerchi concentrici incisi.
L’intero complesso sorge in località I Piani a 9 km dal mare in una vasta piana solcata dal Rio Filibertu.

I reperti sono custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e presso il nuovo Museo della Città di Alghero

Come arrivare: da Alghero si prende la SP 42 la cosiddetta “strada dei due mari” in direzione Sassari-Porto Torres. Dopo averla percorsa per ca. 6 Km sulla sinistra, si apre un ampio parcheggio sterrato in cui è posto l’ingresso alla necropoli.

 

Orari di Apertura > tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 14,00.

 

BIGLIETTO INTERO € 5

REDUCED ENTRANCE € 4

  • Gruppi minimo 20 persone (su prenotazione)
  • Pensionati oltre i 65 anni di età
  • Ragazzi tra i 14 e 17 anni
  • Possessori carta SIO

SCOLARESCHE € 2

Gruppi di minimo 15 persone di scuole di ogni ordine e grado

GRATUITO

Portatori di handicap + 1 accompagnatore; Docenti in accompagnamento scolaresche; Giornalisti muniti di tesserino; Operatori museali, guide turistiche e ricercatori universitari; Soci ICOM o altre associazioni museali; Giornate di apertura gratuita straordinaria


> Informazioni e visite guidate

COOP. SILT
M +39 329 4385947
e-mail: silt.coop@tiscali.it – info@coopsilt.it | www.coopsilt.it

Telefono: '+39 329 4385947
Email: info@coopsilt.it
Sito Web: www.coopsilt.it
Indirizzo: Necropoli dì Anghelu Ruju, Strada Provinciale 42 dei Due Mari, L'Alguer/Alghero, Sassari, Sardigna/Sardegna, Italia

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