150ALGHERO CELEBRA GIUSEPPE MANNO
Percorsi urbani, conferenze, mostre e incontri a 150 anni dalla scomparsa dell’illustre cittadino algherese
Venerdì 21 dicembre | Giardini Manno, attorno al monumento
Ore 12.00 Lezione aperta su Giuseppe Manno a cura di Mauro Porcu
Partecipano gli Istituti Superiori cittadini
La decisione di erigere un monumento in onore di Giuseppe manno risale a circa un mese dopo la sua morte, avvenuta il 25 gennaio del 1868. Il Consiglio Comunale di Alghero decide di far apporre una targa marmorea nella casa natale, di intitolargli una delle principali vie cittadine e di promuovere una pubblica sottoscrizione per l’erezione di un monumento a “perpetua onoranza” bandendo un concorso pubblico per il disegno della statua. Il direttore del Museo Casa Manno, Mauro Porcu, in una lezione aperta con gli studenti delle scuole cittadine, racconta le vicende legate alla realizzazione della statua, ripercorrendo la vita dell’illustre cittadino algherese.
A 150 anni dalla sua morte, Alghero celebra Giuseppe Manno.
Dal 7 al 31 dicembre, l’illustre algherese sarà al centro di una serie di appuntamenti che, con vari linguaggi e generi diversi, ripercorrono la sua lunga esperienza letteraria, storiografica, politica e amministrativa, puntando i riflettori sulla aspetti della vita privata rintracciabili nei suoi scritti e nei suoi carteggi, dal rapporto con la moglie Tarsilla all’amore per il violino, senza mai dimenticare Alghero e la Sardegna.
Giuseppe Manno nasce ad Alghero il 17 marzo 1786. Alto magistrato, intraprende una brillante carriera politica: fu nominato Primo ufficiale della Segreteria di Stato, Segretario privato di Carlo Felice, Consigliere della Corona e del Supremo Consiglio di Sardegna, Presidente del Senato del Regno d’Italia e della Corte Suprema di Cassazione. Oltre che dagli impegni politici e amministrativi, Manno è impegnato anche nel lavoro di storico: tra il 1825 e 1827 pubblica i quattro volumi della Storia di Sardegna, opera che permette all’autore di acquistare autorità e prestigio presso gli intellettuali sardi e di diventare il modello per le giovani generazioni di studiosi. La sua vita e i suoi scritti raccontano un popolo tra il finire del Settecento e il lungo Ottocento. Muore il 25 gennaio 1868 a Torino, città dove si trasferì nel 1817, senza far più ritorno in Sardegna.
Il progetto nasce dalla collaborazione del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero con il Liceo Classico G. Manno, la Fondazione di ricerca storica G. Siotto e l’Associazione Dante Alighieri – Comitato di Alghero.
Il ciclo di eventi è inserito dall’assessorato regionale della Cultura tra le “Manifestazioni celebrative di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna” L.R. del 20 settembre 2006, n.14, art.21 comma 1, lett. s) Annualità 2018.