Narrazione de La Setmana Santa 2020
Lunedì Santo | 6 aprile
Se quest’anno la Setmana Santa non potrà attraversare le vie della città, allora racconteremo come era affinché rimanga viva e presente.
È sempre stata la comunità, la sua partecipazione, l’atmosfera di profonda devozione che si respirava in quei giorni, in quelle notti, a disegnare la bellezza dei riti, illuminati dalle luci rosse dei farols.
Affidiamo il racconto alla comunità: ognuno di voi è invitato a
condividere foto, parole e immagini delle Settimane Sante passate usando l’hashtag #setmanasantalguer e taggando la nostra pagina facebook e il nostro profilo instagram @algheroturismo
Le foto e i ricordi più significativi saranno pubblicati e promossi sui nostri social media.
Contribuisci al racconto collettivo per mantenere viva la nostra storia!
Martedì Santo | 7 aprile
Il Cristo venuto dal mare
“Il 18 gennaio del 1606, il veliero Santa Maria di Montenero, per scampare a una forte tempesta, cerca rifugio nelle acque del golfo di Porto Conte, dove però fa ugualmente naufragio.
Era una nave di grosse dimensioni partita da Alicante sotto il comando di Pablo Duran. Diretta a Genova (…) tra le merci vi era anche anche una cassa con un crocifisso ligneo di pregevole fattura (…) Uno degli ecclesiastici, Don Juan Muñoz (…) se ne fa trasferire la proprietà e (…) lo trasporta nella prima chiesa che si incontrava giungendo ad Alghero, il convento di Santa Maria della Pietà fuori le mura, in prossimità della spiaggia, e lo affida ai frati francescani osservanti che officiavano la chiesa. (…)
Il Santcristus rimane esposto alla venerazione dei fedeli in questo convento fuori le mura fino al 1718, quando la chiesa viene abbattuta durante un assedio delle truppe francesi e i frati sono costretti a trasferirsi dentro le mura nella chiesa di Santa Barbara, che lasciano nel 1738 per la chiesa della Misericordia, dove la Confraternita del Gonfalone o della Misericordia,già da tempo animava i riti popolari della Settimana Santa (…).
Considerato un prezioso dono di Dio, arrivato in maniera prodigiosa dal mare, il Santcristus, divenne subito oggetto di grande venerazione popolare ma, dopo la sua traslazione alla Misericordia, in breve si è trovato al centro dei riti della passione e delle processioni della Settimana Santa e la sua nuova chiesa è diventata uno dei luoghi di più intensa e sentita religiosità popolare”
Tratto da “Santcristus de la Misericordia. Il Cristo venuto dal mare. Immagini della nostra fede”, a cura di Antonio Nughes
Parole e immagini della #setmanasantalguer
Martedì Santo | 7 aprile
La Processione dei Misteri
Dalla Chiesa di San Francesco, portate a spalla, si muovono le cinque statue simbolo dei cinque misteri dolorosi del Santo Rosario, per attraversare la città accompagnate dai Confratelli della Misericordia e dai fedeli.
Chiude il corteo la statua della “Nostra Senyora de les Set Dolors” che, silenziosa segue i misteri dolorosi
È la “Processó dels Misteris” che dal XVII secolo ha caratterizzato il Martedì Santo di Alghero.
Immagini della #setmanasantalguer
Mercoledì Santo | 8 aprile
C’è una trama di parole e gesti – non scritta – che accompagna la settimana santa e che si tramanda da generazioni nella memoria della comunità.
La “medecina de l’ull” ne fa parte. E’ l’antica preghiera, che accompagna il rito dell’acqua, dell’olio e del sale, per allontanare il malocchio. Solo la sera del Venerdì Santo, prima che la lunga processione attraversi la città, può essere tramandata. Nel silenzio della preghiera di chi la dona e di chi la riceve. Nessun altro può essere presente ne può sentire.
La preghiera non deve essere scritta e chi la riceve non può svelarla se non l’anno successivo a chi sarà pronto per riceverla.
Parole e immagini della #setmanasantalguer
Giovedì Santo | 9 aprile
Les Cerques
Per Alghero oggi è la notte delle “Cerche” ( Les Cerques), la notte attraversata dalla Madre in cerca del sepolcro del Figlio.
Fedeli, confratelli e sacerdoti avrebbero accompagnato il simulacro della Madonna vestita di nero tra le vie e le Chiese della Città.
È la Processione per la visita eucaristica, una processione raccolta che parte dalla Chiesa della Misericordia per qui ritornare nel silenzio triste di una Madre che non ha trovato il Figlio.
Ma questa sera Alghero avrebbe ospitato anche un altro “rito” molto sentito dalla comunità.
Una “ricerca”, un cammino che non segue un percorso stabilito. Perché ogni fedele oggi avrebbe compiuto da solo l’itinerario delle “cerche”, visitando sette chiese, in solitudine con le sue preghiere.
Sette le chiese da visitare, come i sette dolori di Maria.
#setmanasantalguer
Venerdì Santo | 10 aprile
L’Arborament
La mattina del Venerdì Santo gli algheresi accompagnano il SantCristus dalla Chiesa della Misericordia in Cattedrale per il rito dell’Arborament, il rito dell’innalzamento il cui nome algherese deriva dalla fusione tra arbor crucis e arborar, termine utilizzato dai marinai algheresi per indicare l’azione di issare le vele.
Il Santcristus è innalzato sulla croce dai Confratelli della Misericordia e da quel momento, fino alla sera, il Cristo in croce, vegliato a turno dai confratelli, è venerato dai fedeli.
#setmanasantalguer
Venerdì Santo | 10 aprile
Confrarías
Negli anni, molte Confrarías di incappucciati, arrivate da tutta la Catalogna, hanno sfilato in costume d’epoca per rendere omaggio al Cristo di Alicante, il prezioso simulacro che rappresenta i riti algheresi.
Il cappuccio a punta, tipica caratteristica degli abiti di fattura spagnola, ha la funzione di coprire il volto del fedele in segno di lutto. Ha solo le fessure per gli occhi perché l’identità della persona deve essere nota solo a Dio.
Confraternite di Tarragona, Girona, Reus, Lleida, Torrent e molte altre parteciparono alle processioni notturne illuminate dalla luce dei farols rossi lasciando ai fratelli della Confraternita della Misericordia una veste prima della partenza, affinché negli anni a seguire un algherese la potesse indossare durante la solenne processione del Divendres Sant, il venerdì santo degli algheresi.
È il segno forte e intimo dell’unione profonda di una cultura separata nei secoli dal mare e dalla storia.
#setmansantalguer
Venerdì Santo | 10 aprile
Il rito del Desclavament, il Discendimento, rappresenta il momento più intenso
della Setmana Santa di Alghero.
Nella Cattedrale di Santa Maria, i fedeli si accalcano per seguire le parole del predicatore che guida i gesti dei Barons mentre depongono il corpo del Cristo morto dalla croce.
Il simulacro del Santcristus, preceduto dalla statua dell’apostolo Giovanni, e seguito dalla “Mara de Déu de les set dolors”, accompagnato dai segni e dagli strumenti della passione (tenaglie, scale e croce), viene portato in processione per le vie della città, deposto nel prezioso bressol (culla), confortato dalle migliaia di fedeli che con il farol rosso in mano, fino a tarda notte, lo accompagnano nella Chiesa della Misericoridia
Riviviamo nel ricordo condiviso da SuperFly Studio alcuni di quei momenti
#setmanasantalguer
Domenica di Pasqua | 12 aprile
Encontre
Con questa immagine di un “Encontre” del recente passato si conclude la narrazione sui riti della Setmana Santa a l’Alguer.
È un modo per ricordare che, come sempre e nonostante le limitazioni, anche quest’anno i riti pasquali sono stati un momento simbolico di incontro e di riscoperta del senso di comunità attraverso le vostre parole, le vostre foto, i vostri ricordi.
L’augurio è che torni presto la normalità e Alghero sia di nuovo ospitale e accogliente come è nella sua indole, nella sua identità, nella sua tradizione e nella sua cultura.
Buona Pasqua !