Enrico poi Berlinguer di Ignazio Chessa – Teatro Civico
Il Teatro Civico di Alghero “Gavì Ballero” ospiterà lo spettacolo “ENRICO (poi Berlinguer)“, opera di Ignazio Chessa, attore e regista sardo, originario di Mores che nella città algherese sarà protagonista di un’intensa rievocazione scenica dedicata a una delle figure più emblematiche della storia politica italiana del Novecento.
La città di Alghero, crocevia di culture e luogo di memoria storica e identitaria, accoglie questo evento che intende promuovere una riflessione civile e culturale sull’eredità morale e politica di Enrico Berlinguer, uomo simbolo della sinistra italiana e voce di un impegno etico che ancora oggi risuona con sorprendente attualità. Attraverso il racconto di episodi significativi della sua vita pubblica e privata, lo spettacolo — scritto, diretto e interpretato dallo stesso Chessa — offre un ritratto umano e appassionato del leader sardo, accompagnato da filmati d’epoca, esperienze personali e un tocco di ironia che rende il racconto ancora più autentico e coinvolgente. Un omaggio necessario, che parla alle coscienze e che intende restituire al pubblico il senso profondo della politica come servizio, responsabilità e passione civile. Lo spettacolo, dalla durata di un’ora, sarà totalmente incentrato sui momenti salienti della vita politica di Enrico Berlinguer: dalla rivolta del pane a Sassari al primo incontro con Togliatti dalle feste dell’Unità nei paesi di campagna al celebre distacco dal P.C.U.S. fino alle parole dei suoi discorsi e al commosso saluto dei funerali di Roma. Lo spettacolo alterna racconti storici e riflessioni personali, arricchiti da materiali audiovisivi originali, con ironia e sincera passione per un protagonista indelebile della nostra storia.
Note dell’autore
In un’epoca in cui la politica è ormai diventata spettacolo, i nostri parlamentari e ministri comunicano il loro pensiero o litigano tra loro sui social network, le trasmissioni televisive di informazione sono quotidianamente invase da politici impegnati tra battibecchi e insulti, in una perenne ed estenuante campagna elettorale, forse è utile, proprio oggi, riparlare di Enrico Berlinguer. Forse è importante ridisegnare la sua figura di politico sardo, italiano e comunista, che tanto vuoto ha lasciato nella sua parte politica, in tutta la sinistra italiana, ma che fu anche esempio e simbolo di integrità per i suoi avversari politici. Un uomo che per primo portò all’attenzione il problema della “questione morale” in politica, che guidò il P.C.I. dal 1972 al 1984, portandolo ad un livello di consensi mai più raggiunto, che ebbe il coraggio di entrare in contrasto con il P.C.U.S., definendo l’Unione Sovietica una potenza imperialista al pari degli Stati Uniti, che “morì sul campo” nel 1984, in seguito ad un malore durante il suo ultimo comizio a Padova. Ai funerali di Enrico Berlinguer, celebrati a Roma il 13 giugno 1984 alla presenza del presidente Sandro Pertini, partecipò una folla oceanica, circa un milione di persone, tra le quali anche molti dei suoi avversari, a dimostrazione del riconoscimento del suo rigore morale da parte dei politici e dell’affetto e ammirazione che la gente comune sentiva verso di lui.
ENRICO (poi Berlinguer) è prodotto dall’Associazione La luna del pomeriggio ETS, di e con Ignazio Chessa. La direzione tecnica è curata da Serena Vargiu; Scene e Costumi di Marco Velli; Video “Non b’at Nemos” di Bruno D’Elia, mentre la consulenza musiche è offerta da Claudio Gabriel Sanna.
L’evento è promosso dalla Fondazione Alghero.