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Magia e stregoneria dal Logudoro alla Barbagia. Le denunce dell’Inquisizione vescovile settecentesca nella diocesi di Alghero

Magia e stregoneria dal Logudoro alla Barbagia. Le denunce dell’Inquisizione vescovile settecentesca nella diocesi di Alghero

Presentazione del libro di Alessandra Derriu

Edicions de l’Alguer presenta il volume di Alessandra Derriu, Magia e stregoneria dal Logudoro alla Barbagia. Le denunce dell’Inquisizione vescovile settecentesca nella diocesi di Alghero.
La presentazione verrà ospitata nella Biblioteca Comunale “Rafael Sari”, sita nei locali dell’ex chiesa di Santa Chiara.

Interverranno padre Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero-Bosa, don Paolo Secchi, direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali Diocesani, Sabrina Mingarelli, Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, Giuseppe Mele, Università degli Studi di Sassari, Maria Antonietta Ruiu, Associazione Italiana Bibliotecari Sardegna).

Con la partecipazione del Coro S’Ena Frisca di Putifigari.

Storie di donne e di uomini nel Settecento, dalla Gallura alla Barbagia, tra fattucchiere e stregoni. L’azione del Tribunale dell’Inquisizione vescovile di Alghero giunge fino all’interno dell’Isola per perseguire i reati di stregoneria e superstizione, medicamenti, rapporti con il demonio, filtri d’amore, fatture, blasfemia. Nelle campagne, nelle case, nei vicoli, e nelle chiese, un viaggio tra sentimenti e vicissitudini quotidiane. I vescovi inquisitori sorvegliano costumi ed usi e la giustizia fa il suo corso. Dopo la scoperta dell’Archivio del Tribunale e lo studio dei documenti inerenti alla città, il volume ricostruisce il funzionamento dell’Ufficio nella periferia e analizza le denunce fatte nei paesi dell’antica diocesi: Benettuti, Bolotana, Bono, Borore, Bortiocoro, Dualchi, Gavoi, Monti, Nuoro, Orani, Orotelli, Oschiri, Ozieri, Putifigari, Sarule. Alcuni reati sono simili a quelli riscontrati per Alghero, altri legati a fenomeni tipici delle zone dell’interno in questo particolare periodo. Le storie ambientate nel mondo della delinquenza ci permettono di riscontrare come criminalità e banditismo fossero spesso legati alla magia e alla superstizione. Fughe dal carcere, sparatorie, omicidi, fanno da sfondo all’agire di streghe e maghi impegnati nell’aiutare i fuorilegge a sottrarsi alla giustizia, a ricercare l’invulnerabilità, ad eliminare l’avversario